SOLO.
(ENG)
CANZONIERE
SINTETICO, radical folk collective.
From the collective project
"Canzoniere Sintetico", in solo the "CANTASTORIE
SINTETICO" breaks into the Sicilian traditional song atmosphere,
distorting its sense. Far from the etno- trends, he re-interpretates
tradition and innovation in a risky, creative, contemporary way.
The
C.S. musical approach doesn't want to be "intellectual": it
aims at the primeval purity of sound, that our contemporary, blocked
up ear hardly recognizes. C.S. proposes a different and liberating
point of view on sound. The performance fidgets between A-social
songs and old ballads, the militant aspect is clear in the lyrics and
musical performances/improvisations. To the monodic song of sicilian
peasants, a low undersong is added, that keep the songs'
circularity, like an indian tampura. The only certainty is a
continuous sound to flee from.
The circle becomes a spyral,
the rules are broken, voices hush among microtonal howls. Pizza,
neighborhood, village, digs sound, cheap ham. Real-life visions,
gashes in a crabbed everyday reality.
CANTASTORIE SINTETICO,
spokesman of a pulped tradition.
The CANTASTORIE SINTETICO project
is based on the "mise en space" of a tipically Sicilian
form of narration, the "cunto", a sort of novel in music,
with his roots in medieval epic poems. The traditional cantastorie
sings/plays the cunto accompanied by a guitar and a painted panel
where the story is narrated by a sequence of images.
This kind of
performance was very common in Sicilian squares until a few decades
ago. Besides traditional themes about knights' adventures, Christians
against Saracens, Sicilian cantastorie in the last century used to
play also a new kind of epic, based on present-day chronicles and the
deeds of contemporary popular heroes like the brigand
Giuliano.
Antonio Mainenti draws on this almost lost style, in a
personal way, introducing in the performance new technologies and his
vocation for radical experimentation.
In the Cantastorie Sintetico
performance the voice is sampled and "prepared" in real
time, by a loop-station, effects and a laptop.
Mainenti uses also
common objects and simple self-made instruments, in order to create
different atmospheres. Furthermore, the story will be illustrated by
novel methods, using video projections based on traditional painted
panels mixed with new materials.
(ITA)
CANTASTORIE
SINTETICO,
il
portavoce della tradizione spappolata.
Il
progetto Cantastorie Sintetico è basato sulla messa in spazio di una
narrazione tipica della cultura Siciliana, quella del “cunto” in
musica; ovvero il narrare una storia, accompagnati da uno strumento e
da quadri che descrivono le varie situazioni che si vengono a creare.
In Sicilia, fino a qualche decennio fa, questo tipo di spettacolo era
molto diffuso.
Da
qualche anno a questa parte, si tende a “conservare” la
tradizione in modo che rimanga intatta nel futuro e possa così
essere interpretata fedelmente da chi vi si avvicina; alcune
tradizioni quasi completamente scomparse, vengono ri-immaginate in
uno stile vicino al gusto del periodo e spacciate per tradizionali.
La
figura del Cantastorie Siciliano, in alcuni casi è diventata una di
queste tradizioni da museo lontana dalla realtà odierna. Il
Cantastorie era un cronista: in modo indipendente raccontava alla
gente fatti e vicende di vita quotidiana.
Ricordo
come il cantastorie Orazio Strano negli anni cinquanta andò a
Montelepre (PA) a rappresentare la prima della storia su Salvatore
Giuliano, allora latitante nelle montagne della zona. Orazio Strano,
fece chiedere il permesso al bandito Giuliano tramite il padre dello
stesso.
Antonio
Mainenti, non fa altro che riprendere a modo suo questo stile quasi
scomparso, utilizzando le nuove tecnologie e la sua radicale
vocazione alla performance sperimentale.
Il
concetto è molto semplice soprattutto perché i ricordi dei
cantastorie sono ancora vivi in Mainenti che, tra l'altro si occupa
anche di musica tradizionale; il passaggio ad una nuova
interpretazione è fluido visto la naturale propensione dell'artista
ad una libertà stilistica senza preconcetti ma anche lucida ed
equilibrata.
Nel
Cantastorie Sintetico, la voce è manipolata in tempo reale
attraverso una loop station, effetti e computer. Mainenti usa anche
oggetti e semplici strumenti auto-costruiti per creare le differenti
atmosfere.
E'
previsto l'uso di video proiezioni di “cartelloni” dei
cantastorie Siciliani, verranno immaginati e realizzati non pannelli
ma opere di pittura e fotografia rielaborate al computer e ritoccate
per l'occorrenza. Il tutto non forzato e naturalmente coerente col
filo della storia che sarà l'unica riferimento tradizionale dello
spettacolo.
I
“pannelli” verrano montati in un video dove scorrerà anche la
traduzione del testo in italiano e inglese.
Una
tradizione rinasce dentro uno spettacolo nuovo, viene snaturata con
l'idea di andare oltre ad uno stile definito per dar vita ad una
concezione differente. Potremmo accomunare il progetto con la storia
del jazz: musica di matrice popolare che in oltre cento anni è
mutata e si è evoluta, vivendo i vari periodi storico-politici e
prendendo forza soprattutto dalle innovazioni di grandi musicisti.
Dal
ragtime
di Jelly Roll Morton a Louis Armstrong, dal periodo felice della
swing-era
alla controcultura be-bop,
dalla fase cool
alle
canzoncine prese in prestito da John Coltrane che diventano
capolavori della modalità e poi il free-jazz
degli anni sessanta, fino ad oggi quando jazz o musica contemporanea
non fa differenza, quando improvvisazione radicale e scrittura
musicale vanno insieme sperimentandosi e mettendosi in gioco.
Il
Cantastorie Sintetico è un progetto “filologicamente scorretto”
e ovviamente contraddittorio, come si addice ad ogni sperimentazione
vera, realizzata con i piedi per terra e la testa per aria; il
progetto propende ad una naturale evoluzione di non stile che dipende
solamente dalle responsabilità di chi la realizza.
L'idea
del Cantstorie sintetico, nasce dall'evoluzione di un progetto
precedente:
CANZONIERE
SINTETICO, collettivo di folk radicale.
Dal
progetto collettivo del Canzoniere Sintetico, in solo il Cantastorie
Sintetico che irrompere nell'atmosfera di canti tradizionali
Siciliani distruggendone creativamente il senso. Lungi dalle
etno-tendenze, reinterpreta tradizione ed innovazione con rischiosa
contemporaneità.
L'approccio musicale del C. S. non è
intellettualoide, tende invece alla purezza primordiale del suono
che l'otturato orecchio contemporaneo fatica a riconoscere. Il C. S.
propone infatti un diverso e liberatorio punto di vista sonoro,
ripulendo atavico e spurio cerume.
Lo spettacolo si dimena tra
canzoni A-sociali e canti di un tempo, l'aspetto militante è palese
nei testi ed impegnato nelle esecuzioni/improvvisazioni musicali.
Ai
canti monodici dei contadini Siciliani si aggiunge un bordone che, a
mo' di tampura*, mantiene la circolarità dei canti; unica certezza
un suono continuo da cui fuggire.
Il cerchio diventa spirale, le
regole si infrangono, le voci tacciono tra urla microtonali.
Pizza,
quartiere, paese, tonfi di zappe, mortadella: vissute visioni,
squarci di contorta quotidianità.
*la tampura è uno strumento musicale Indiano. Il bordone è un suono continuo.
.don luiggi
il mio spettacolo(in solo) può durare anche un'ora e mezza; basato su canti "sociali e a-sociali", brani politici e tradizionali con interferenze distorte e tappeti sonori creati in tempo reale. Il canto monodico contadino siciliano, viene dilatato e sommerso da scacciapensieri e vocalismi. Tra le canzoni più celebri del mio repertorio(oltre ai miei brani) brani di:domenico modugno, matteosalvatore, cantacronache, otello profazio, canti tradizionali, etc.SCHEDA
TECNICA
1 line-in jack mono + microfono (tipo sm58) con cavo jack (per Loop
Station)
1 microfono per voce (tipo sm58)
1 amplificatore per chitarra elettrica
1 microfono per chitarra classica
.cantastoria su Maria Occhipinti da un testo di Pippo Gurrieri
.cantastoria de "lu trenu di lu suli" da I.Buttitta sui temi dell'antirazzismo, introduzione ai dibattiti della RETE ANTIRAZZISTA IBLEA
.video "pornoWoyzeck"
GRUPPI.
.Teatrino Fragile con Selvaggia Filippini e Davide Chimenti (Puffo)
musica popolare e d'autore, il tutto in una chiave troppo folk!
.Nicola BRIUOLO - Antonio MAINENTI
Piove governo ladro
Appassionante,
intenso, volgare, intimo.
L’ultimo e unico allievo di Matteo Salvatore incontra il sig. Mainenti
in uno spettacolo innovativo, fatto di vecchie canzoni.
Nicola Briuolo è uno che ha lavorato all’Iveco di Mantova, c’è stato
quattro anni e poi e ritornato a Foggia; il maestro Matteo Salvatore,
lo aspettava: ormai seduto in una sedia a rotelle non usciva spesso di
casa perché sapeva che lui stava per arrivare.
Nicola fu portato da un amico a casa del maestro, Nicola non aveva mai
toccato una chitarra in vita sua, non aveva mai cantato. Dopo averlo
conosciuto, il maestro gli disse di passare a trovarlo, tutti i
pomeriggi in quella casa a studiare le sue canzoni e la sua nobile
tecnica della mano destra per suonare la chitarra.
Il nostro progetto è quasi cabaret, avanspettacolo degli anni sessanta; stiamo seduti attorno ad un tavolo a sorseggiare vino e a passarci la chitarra suonando, sparlando del governo e degli intellettuali. Nicola racconta un aneddoto sulla vita del suo maestro, io lo blocco con una canzone impegnata e lui mi sbeffeggia dicendomi che ho in testa solo l’amore.
Questo
spettacolo dura all’incirca un’ora e mezza
Scheda tecnica: 4 microfoni, un tavolo e due sedie tipo casa di
campagna
.Antonio MAINENTI Giorgio OCCHIPINTI duo di improvvisazione: pianoforte e voce
.OCCHIPINTI WONG PORTERA GUARRELLA PRIMAVERA MAINENTI
Canzoniere Sintetico
.MAINENTI TIRRIDDILIU VAN ALEBEEK improvvisazione e Concertino Clandestino
.MAINENTI TIRRIDDILIU BARILE (duo o trio)
La
nuova formazione del "Canzoniere Sintetico" nasce grazie alla
produzione da parte della SICILIA PUNTO L EDIZIONI del disco "don
Luiggi e altri canti a-sociali" di Antonio Mainenti.
Mainenti canta, Manuela Barile (voci) e Tirriddiliu (live electronics)
irrompono nell'atmosfera di canti tradizionali distruggendone
creativamente il senso. L'impatto col pubblico è forte vista la
genuinità del progetto che, lungi dalle etno-tendenze, reinterpreta
tradizione ed innovazione con rischiosa contemporaneità.
L'approccio musicale del Canzoniere non è intellettualoide, tende
invece alla purezza primordiale del suono che l'otturato orecchio
contemporaneo fatica a riconoscere. Il Canzoniere propone infatti un
diverso e liberatorio punto di vista sonoro, ripulendo atavico e spurio
cerume.
Lo spettacolo si dimena tra canzoni A-sociali e canti di un tempo,
l'aspetto militante è palese nei testi ed impegnato nelle
esecuzioni/improvvisazioni musicali.
Ai canti monodici dei contadini Siciliani si aggiunge un bordone che, a
mo' di tampura*, mantiene la circolarità dei canti; unica certezza
un suono continuo da cui fuggire.
Il cerchio diventa spirale, le regole si infrangono, le voci tacciono
tra urla microtonali, canti armonici e diplofonie.
Mainenti, Tirriddiliu, Barile. Periferia, pizza, quartiere, paese,
tonfi di zappe, mortadella: vissute visioni, squarci di contorta
quotidianità.
* la tampura è uno strumento musicale Indiano. Il bordone è un suono continuo.
PLAGIO
(incoming)...
con Tirriddiliu e un ospite. Ho intenzione di formare un vero e proprio
gruppo (voce + due chitarre elettriche + due computer) anche se ho una
certa età, spero che i miei annoiati compagni siciliani ci stiano (li
chiamo annoiati per giustificare il mio temperamento!).
PLAGIO (con l'A cerchiata), prenderà spunto da canzoni famose simili
tra loro e da brani depositati alla siae ma di derivazione
tradizionale; qualcuno diventa sempre più ricco con le canzoni che tuo
nonno già cantava!